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Ok Yamaha: Valentino sulla Rossa già da Valencia
Via libera, dopo gp Valencia, per la prova con la Desmosedici 17/10/2010

(ANSA)-COWES (AUSTRALIA), 17 OTT-
Masao Furusawa, dg Yamaha, ha dato il via libera a Valentino Rossi per la prova, dopo il Gp di Valencia, con la Ducati Desmosedici.
Il Dottore aveva bisogno del benestare della Yamaha perche' il suo contratto con la casa giapponese scade a fine anno.
"Mi sembra un bel gesto -ha commentato Rossi-. Si vede che la Yamaha ha dato valore a quello che ho fatto in questi anni".
Ora c'e' il problema della spalla: "Vorrei finire il Mondiale, fare i test con la Ducati, poi operarmi subito dopo.Quando torneremo in Italia andrò a fare una visita. Spero che tutto vada bene perché io voglio correre le ultime due gare e fare i test con la Ducati, che sono molto importanti per lo sviluppo. Il mio obiettivo è quello di fare i test e di operarmi subito dopo".


Categoria: Valentino Rossi  Ducati Corse  MotoGP   
Fonte: Ansa
  • Fotomontaggio Rossi su Ducati

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eliana 27/12/2010 20:47:53
Sono Eliana Dell'Acqua, componente della segreteria Fim Cisl Brianza,l'organizzazione sindacale che ha seguito la vicenda yamaha dal suo inizio. Ritengo le dichiarazioni di Yamaha Motor Italia, non solo non rispondenti al vero, ma anche un insulto alla dignità di quelle persone che lo scorso anno lei ha licenziato. Il 16 dicembre 2009 4 lavoratori sono costretti ad occupare il tetto dell'azienda e a rimanerci fino alla notte del 23 dicembre 2009,sostenuti da tutti i colleghi, non per mantenere la produzione in italia,ma per ottenere che yamaha avviasse la cigs a seguito della decisione di dismettere la produzione in italia e che aveva intenzione di procedere immediatamente al licenziamento collettivo dei lavoratori (mobilità) senza passare dalla cassa che dava più tempo ai lavoratori per trovare una nuova occupazione,procedura normalmente utilizzata in queste situazioni.Abbiamo sentito in quei giorni yamaha dichiarare la disponibilità a indennizzare l'equivalente della cigs, prima falsità le quantità economiche offerte da Yamaha erano circa la metà di quanto avrebbe dato la cigs ai lavoratori. Grazie all'intervento del ministro Sacconi yamaha accettò di avviare la cigs si giunse ad un 'accordo al ministero del lavoro il 7 gennaio 2010,dove a fronte di dichiarazioni dell'azienda che descriveva un 2009 che si chiudeva con una forte perdita non era in grado di riconoscere ai lavoratori un incentivo all'esodo ai lavoratori più alto(8000 € per chi va in mobilità al termine della cigs),che viene concordato per integrare la perdita di salario data dalla mobilità che è inferiore allo stipendio che veniva percepito. A luglio di quest'anno,dopo la pubblicazione del bilancio 2009 abbiamo riscontrato un accantonamento per oneri e rischi di oltre 7 milioni di € ,che ha mandato in perdita un bilancio che diversamente sarebbe stato in positivo,dove nella nota di bilancio si faceva esplicito riferimento all'accordo del 7 gennaio 2010 per la gestione di prepensionamenti, incentivi all'esodo ed eventuali contenziosi legali. Abbiamo chiesto a yamaha un incontro che si è svolto il 15 ottobre 2010 in confindustria Monza Brianza,chiedendo a yamaha di mettere a disposizione una cifra aggiuntiva a icirca 600.000 € che è il costo dell'accordo sottoscritto in ministero visto le disponibilità economiche a disposizione e non conosciute da noi il 7 gennaio 2010. inoltre abbiamo saputo che a circa 1,5 km da Gerno di Lesmo si stanno modificando moto yamaha, attività che in passato era stata fatta dai lavoratori yamaha, abbiamo chiesto che se anche era un'attività di qualche mese si procedesse a far lavorare lavoratori yamaha sospendendo la cassa integrazione e dare la possibilità per qualche mese di avere un maggior reddito. Inizialmente si resa disponibile a discutere,poi il 10 dicembre 2010 ha cambiato posizione,usando strumentalmente il secondo anno di cigs,che da un interpretazione restrittiva del ministero rischiava di non esserci ,come Fim Cisl Brianza,appena saputo di questo interpretazione del ministero, ci eravamo subito attivati con le nostre strutture nazionali ed avevamo già avuto rassicurazioni dal ministero prima che ci fosse l'incontro del 21 dicembre dove Yamaha si assunta il merito della soluzione del problema sul secondo anno di cassa, sull'accantonamento di bilancio e la possibilità di lavorare alla modifica delle moto un secco no. Il presidio dei lavoratori continua da oltranza perchè se è importante il secondo anno di cassa che oggi c'è, i lavoratori si sentono presi in giro da una yamaha che rifiuta di riconoscere ai lavoratori che lei ha licenziato mettendoli in seria difficoltà economica,tanto che molti di questi lavoratori si sono rivolti al fondo di sostegno caritas, per semplice ripicca per aver voluto la cassa integrazione affermazione fatta il 22 dicembre 2010 all'incontro avuto in provincia alla presenza del Presidente. Questa è la grande yamaha,che adotta il codice etico e dice che chi sta in Yamaha fa parte di una grande famiglia. Eliana Dell'Acqua Fim Cisl Brianza
Andrea 26/10/2010 00:00:58
W L'ITALIA
Vale4Eer 25/10/2010 23:58:42
Già, ne sono convinto anche io!!!
Andrea 25/10/2010 23:57:41
...il prossimo anno sentiremo suonare il nostro amato Inno per molte...molte gare!!!
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